L’Avv. Sabrina Primavera, docente del Master Quality di Uninform Group, ci parla del Decreto Legislativo 231/2001.

Che cos’è la 231?

Quando parliamo di 231 intendiamo il Decreto Legislativo 231 del 2001 (d.lgs.231/01) relativo alla responsabilità amministrativa degli enti; si tratta di una legge che rende responsabile la stessa azienda di alcuni reati, citati nella norma, commessi dai propri dipendenti; si integra nel progetto internazionale di compliance inteso come  rispetto delle leggi e normative esterne (es. leggi, regolamenti, norme) ed interne (procedure, istruzioni, direttive, manuali).

Quali sono i reati inclusi nella 231?

Principalmente si tratta di corruzione, concussione, frode ai danni dello Stato, reati societari (es. falso in bilancio), ricettazione, omicidio colposo o gravi lesioni colpose con violazione delle norme antinfortunistiche; ma include anche terrorismo, delitti contro la personalità individuale (schiavitù), abuso di mercato, mutilazione degli organi genitali reati ambientali e corruzione privata.

Quali sono le sanzioni?

Dipende dal reato commesso, dalla gravità dello stesso e dalle circostanze. In ogni caso, principalmente, sono di due tipi: quella pecuniaria che si applica sempre se c’è la condanna della società, e quelle interdittive che invece  si applicano solo se ricorrono determinati requisiti richiesti dalla legge.

Perché bisogna adottare il Modello 231?

Perché il Modello 231 è una possibile esimente dalle sanzioni relativi ai reati 231 imputati alla società; questo a patto che il Modello impedisca efficacemente la commissione dei reati citati, salvo la possibilità di elusione fraudolenta del Modello stesso da parte dei vertici aziendali.

Che cos’è il Modello 231?

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo è il sistema, interno all’azienda o all’ente in genere, che mira a impedire o contrastare la commissione dei reati sanzionati dalla 231 da parte degli amministratori o dipendenti.
In quanto sistema esso si articola in diverse componenti, tra cui a titolo di esempio: forme di organizzazione, linee guida, principi, procure, deleghe, processi, procedure, istruzioni, software, standard, programmi di formazione, clausole, organi, piani, report, checklist, metodi, sanzioni, internal auditing, etc.

COS’È L’ORGANISMO DI VIGILANZA?

L’Organismo di Vigilanza è una componente caratteristica e centrale dei Modelli 231 e, in genere, dei programmi di conformità ai requisiti 231.
Generalmente nominato da e in staff rispetto all’organo amministrativo della società che ha adottato il Modello, l’Organismo di Vigilanza può essere monocratico o collegiale, con componenti interni e/o esterni. I suoi compiti sono quelli di: vigilare e controllare l’osservanza e efficacia del Modello, formare e informare i destinatari del Modello, aggiornare e adattare il Modello.

La sua correlazione con il Master Quality?

Questo attestato consente di avere una conoscenza globale della 231 e del modello organizzativo e dunque di progettare, implementare e gestire il Modello Organizzativo 231 di qualunque organizzazione in conformità con il D.L.gs. 231/01. Inoltre permette di effettuare audit interni ed esterni al fine di verificare il funzionamento del modello organizzativo 231 e l’efficacia dello stesso.

Quali sono le opportunità professionali che ne potrebbero derivare:

L’inserimento all’interno dell’azienda per lo sviluppo e/o le modifiche del modello 231 e per l’effettuazione degli audit interni ed esterni, oppure per il coordinamento dei doversi sistemi di gestione o del sistema integrato. Oppure l’inserimento nell’organo di vigilanza come membro o addirittura rivestire la carica di OdV monocratico.