“Il turismo è forse il settore che maggiormente è stato colpito dalla pandemia, ma è anche quello con il più grande potenziale di ricrescita” – è così che l’Avv. Giovanni Giordano, Direttore di Uninform Group, definisce l’attuale scenario, e continua – “ci troviamo di fronte ad un’evoluzione digitale estremamente accelerata, che ci porterà inevitabilmente ad un nuovo modo di fare Turismo”.
Dall’ENIT di Roma al BTO di Firenze con il teletrasporto!
“Ne ho avuto la riprova lo scorso 24 novembre, quando sono stato ospite del BTO di Firenze, evento di risonanza internazionale sul turismo e l’innovazione, al quale è intervenuto, trasmettendo dalla sede dell’ENIT di Roma il proprio ologramma, Simone Puorto, Founder di Travel Singularity e Docente di Marketing Digitale ed Intelligenza Artificiale del Master TQM – Tourism Quality Management.
Il Dott. Puorto, è uno dei più affermati big player del settore, ha interagito con i moderatori trattando dei punti di non ritorno post-Covid, ovvero quelle esigenze e cambi di strategia imposti dalla pandemia ma che verranno conservati anche nel futuro, come ad esempio la grande richiesta di flessibilità nelle prenotazioni, di gran peso nelle scelte del cliente. Ha fatto tutto questo rivoluzionando il concetto di business travel al quale siamo abituati, caratterizzato da trasferte che durano giorni per interventi anche di poche ore, teletrasportando la sua immagine sul palco a centinaia di chilometri di distanza per il solo tempo utile all’intervento, e dunque avendo la mattinata libera, magari per lavorare ad altro. Una cosa del genere fino a poco tempo fa sarebbe stata fantascienza”
Si prevede quindi un turismo un po’ diverso da quello a cui siamo abituati a conoscere, orientato verso il digitale
“Si, esatto, ed è per questo che uno dei moduli del Master TQM di Uninform Group è improntato proprio sull‘intelligenza artificiale, perché in un periodo storico come questo, governato da algoritmi in grado di influenzare le nostre scelte da consumatori, o ci si forma, e si rimane al passo, oppure ci si àncora a modelli di turismo ormai obsoleti.
È un trend confermato da McKinsey che, in una recente pubblicazione, ha stimato che in Europa le aziende hanno accelerato la propria digitalizzazione anticipando in pochi mesi quello che sarebbe stato lo sviluppo di 3 anni, per quanto riguarda il rapporto con i clienti, e lo sviluppo di 7 anni per quel che concerne l’aggiornamento dei devices in struttura. Insomma, in una corsa agli armamenti, perché è di questo che si tratta, arrivare per primi e battere i competitors può voler dire sopravvivere”.
Ma come ci si forma per un assetto del settore che, almeno per ora, non esiste?
“Affidandosi ad Enti di Formazione con una reale, e soprattutto comprovata, esperienza nella formazione in ambito turistico. Il Master TQM, ad esempio, vanta una rosa di Docenti che prima di essere tali sono figure di spicco del settore, in grado di trasmettere ai propri allievi non solo nozioni teoriche, ma quel know-how che solo chi mastica il turismo tutti i giorni, e lo fa ad un determinato livello, può insegnare. Come ad esempio il Dott. Puorto, che grazie ad esperienze come quelle del BTO sopracitata può portare in aula esempi concreti, spunti geniali e speculazioni che, per chi ambisce a costruire una carriera nel settore, rappresentano punti di riferimento.
È per questo che un Allievo del Master TQM è un allievo estremamente competitivo sul mercato del lavoro, lo è grazie alla Formazione specialistica che riceve da un Master in continua evoluzione, che non guarda semplicemente al presente ma si orienta verso il futuro”.