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Questo mese abbiamo il piacere di ospitare sul blog Qualita’ UninformANGQ Gaetano Montebelli, fondatore della nota societa’ ANGQ il cui core business risiede nella divulgazione dei Sistemi di Gestione Aziendale orientati alla Qualita’, alla corretta Gestione Ambientale, alla Safety ed alla Security.

Buongiorno Gaetano e benvenuto sul blog Qualita’ Uninform ANGQ. Prima di passare all’intervista vera e propria, puo’ raccontarci brevemente la Sua storia?
“Ho iniziato a lavorare nel 1969 negli Impianti Nucleari, presso la SNAM Progetti, passando nel 1971 all’ENEA (all’epoca CNEN – Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare); in ENEA ho avuto il privilegio di occuparmi, tra i primi in Italia, diSistemi di Gestione per la Qualità. Nel 1978 ero già il Responsabile Qualità di un impianto nucleare avanzato e, successivamente, sono stato nominatoResponsabile della Qualità e Certificazione di tutti i Centri ENEA. Nel 1981, insieme ad altri antisegnani della Qualità (quali i Responsabili Qualità di AGIP, ANSALDO, FIAT TTG, SNAM ed il Prof. Lucio Lazzarini Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa) fondammo l’ANGQ per diffondere la cultura dei Sistemi di Gestione per la Qualità a tutte le tipologie di impresa pubbliche e private.”

Quale ritiene sia stata la carta vincente che Le ha permesso di raggiungere questo punto della Sua carriera?

“Sicuramente la fortuna che mi ha permesso di essere uno dei primi in Italia a fare esperienze nei settori di attività di cui sopra.”

In base alla Sua consolidata esperienza, quanto contano – e quanto sono state importanti – le caratteristiche personali oltre i titoli di studio acquisiti?

“L’essere un “romagnolo” che segue con caparbietà il proprio “progetto di vita” non fermandosi davanti ad alcun ostacolo (e ce ne sono stati tanti) ed avendo un motto: il lavoro vince. Nella vita è bene riflettere ma fino ad un certo punto, poi bisogna agire e farlo con coraggio.”
Cosa possono aspettarsi i partecipanti al Master dalla materia di cui è docente?

“Nel Master ANGQ UNINFORM mi vengono attribuite diverse lezioni (essendo il progettista del materiale didattico posso svolgere qualunque tema), ma quella che mi è più cara è la lezione di apertura; infatti, in essa posso dare ai partecipanti una visione globale della corretta gestione aziendale secondo le più moderne metodiche gestionali e, al tempo stesso, tracciare la storia di come si è arrivati alle metodiche odierne: solo la comprensione del passato può chiarirci il presente ed il futuro.”
Quali caratteristiche ritiene debba avere chi ricopre il ruolo diAddetto/Auditor/Gestore/Progettista di Sistemi di Gestione Aziendaleorientati alla Qualità, alla corretta Gestione Ambientale, alla Safety ed allaSecurity?

“Premetto che la razionalizzazione delle figure professionali dei Sistemi di Gestione Aziendale, secondo lo schema di seguito riportato, è un importante risultato raggiunto dal Progetto SICOSG (voluto da ANGQ ed a cui hanno partecipato CNR, Confindustria, ENEA ed altri importanti organizzazioni):
Figure professionali nei Sistemi di Gestione Aziendale
Figura professionaleSistema Gestione Qualità
Sistema Gestione Ambientale
Sistema Gestione SafetySistema Gestione Security
Altri SG
Addetto
Addetto SGQ
Addetto SGA
Addetto SGSa
Addetto SGSe
Addetto …
Auditor
Auditor SGQ
Auditor SGA
Auditor SGSa
Auditor SGSe
Auditor …
Gestore
Gestore SGQ
Gestore SGA
Gestore SGSa
Gestore SGSe
Gestore …
Progettista
Progettista SGQ
Progettista SGA
Progettista SGSa
Progettista SGSe
Progettista ..

Da tale Progetto è nato il CEPAS, per certificare tutte le figure del Progetto SICOSG. Per ognuna di tali figure sono identificate specifiche caratteristiche. La figura professionale più interessante è, certamente, quella del Progettista. Per tutte le figure è richiesta una elevata professionalità che parte da una adeguataformazione.”
Qual è la sua opinione sul posizionamento in azienda della figura del consulente?

“Il Consulente di Sistemi di Gestione Aziendale si affianca al Top Manager aziendale per dargli supporto nel re-engineering organizzativo sia dei processi, sia delle funzioni per soddisfare particolari modelli di gestione (SGQ, SGA, SGSa, SGSe, ecc.) conformemente a norme internazionali. Trattasi di attività di grande responsabilità e professionalità; tale attività è, a mio avviso, la più creativa ed interessante attività del moderno sistema aziendale.”
Cosa consiglia a quanti intendano iscriversi al Master Quality? Quali le possibili aspettative?

“Sicuramente chi esce dal Master, essendo esso uno strumento di perfezionamento formativo post-laurea (o diploma) non può mirare a formare subito “Progettisti” (figura da considerare “un arrivo” e non “una partenza”); tuttavia, tutte le figure elencate nel Progetto SICOSG sono interessanti ed ilMaster è importante premessa per ognuna delle citate figure professionali.”
Il master  Quality di UninformANGQ è aperto a chi possiede sia unaformazione umanistica che tecnica. Ritiene che uno dei due orientamenti possa essere penalizzante per la tipologia e specificità dei diversi argomenti trattati?

“Le figure professionali in oggetto danno pari opportunità ai possessori di entrambe i tipi di formazione; questo non solo perché i Sistemi di Gestione Aziendale riguardano sia aziende manifatturiere, sia società di servizi, ma anche perché quello che serve è un approccio metodologico comune, poi le metodiche operative si impareranno con il lavoro. Tuttavia, per la gestione delSistema di Gestione di una società di software è certamente più adatto un informatico, mentre per il Sistema di Gestione di uno studio legale è più idoneo un laureato in legge.”
Quale può essere il valore aggiunto che una laurea umanistica (sociologia, giurisprudenza, lettere) può dare ad un Master sulla Qualità? Per quale tipo di mansioni e in che tipo di azienda potrebbe risultare sfruttabile una formazionesimile?
“Come ho evidenziato in precedenza non ci sono particolari differenze.”
Quale ritiene sia il contributo che, in un master che tratta di Qualità,Ambiente e Sicurezza, può dare il tema della gestione e dell’organizzazione aziendale?

“Gli argomenti trattati nel Master Uninform ANGQ (SGQ, SGA, SGSa, SGSe) sono l’organizzazione aziendale di una moderna organizzazione.”
Quanto ritiene sia importante fare un’esperienza in azienda subito dopo il termine della fase d’aula del Master?

“Lo stage in azienda è una delle parti più significative del Master in quanto permette di fare una esperienza applicativa di quanto studiato, dando la possibilità, così, di passare dalla teoria ad una esperienza pratica.”
La fase d’aula del Master Quality UninformANGQ dura 300 ore, mentre l’esperienza di stage prevista dura 900 ore. Ritiene che il rapporto sia tale da poter garantire una preparazione professionale valida finalizzata all’inserimento nel mondo del lavoro?

“Certamente uno stage più lungo darebbe ulteriori opportunità di approfondire gli aspetti applicativi; tuttavia, se l’organizzazione ospitante può e vuole offrire una reale esperienza operativa, i 6 mesi possono essere considerata una buona esperienza pratica.”
Se potesse dare un consiglio a chi entra per la prima volta in azienda, sia in qualità di stagista che di dipendente alla prima occupazione?

“Purtroppo i proverbi ci ricordano che nessuno è disposto a valorizzare l’esperienza degli altri, ma a credere solo alla propria esperienza. Tuttavia, un consiglio voglio darlo lo stesso: il lavoro non è il da farsi se non c’è altro di meglio da fare; passerete nell’ambiente di lavoro la maggior parte delle ore del giorno della vostra vita, fate in modo che il lavoro sia anche una delle vostre più gradite attività.”
Secondo la sua esperienza, quali sono i profili maggiormente richiesti dalle aziende e dagli enti di certificazione?

“Le figure professionali più richieste dalle aziende sono quelle dei Gestori, mentre dagli Organismi di Certificazione sono quelle degli Auditor e, in entrambi i casi, la Qualità fa ancora da padrona.”

Ritiene che esista una differenza sostanziale tra l’essere inseriti in un settore di servizi o industriale?

“Assolutamente no; non c’è alcuna differenza.”

Quale formazione professionalizzante (universitaria e post universitaria) e che tipo di esperienze si sente di consigliare a chi vuole intraprendere un percorso all’interno di un ente di certificazione in azienda?

“Il Master ANGQ UNINFORM è in entrambi i casi premessa molto importante; in particolare, lo stage consiste in un’esperienza che permette anche all’azienda ospitante di capire se il candidato ha potenzialità, formazione e predisposizioni idonee alla proprie eventuali esigenze.”
Il Master Quality Uninform – ANGQ rilascia 9 attestati riconosciuti in ambito aziendale e consulenziale, sia in Italia che all’estero. Secondo lei, in che modo possono essere utilizzati nel mercato?

“Tra i vari titoli rilasciati dal Master, sento di sottolineare:
l’attestato del percorso dell’intero Master, che rappresenta una importante e completa evidenza del possesso di tutte le cognizioni sui moderni Sistemi di Gestione Aziendale; requisito valutato positivamente da tutto il mercato e per tutte le figure professionali del Progetto SICOSG; l’attestato di “auditorinterno di SGQ”, che rappresenta un titolo già operativo riconosciuto da tutti gliOrganismi di Accreditamento e di Certificazione ai fini dell’Accreditamentodei Laboratori e della Certificazione delle Organizzazioni; l’attestato di superamento esame finale del Corso per Auditor di SGQ, che è uno dei quattro titoli richiesti per accedere all’esame CEPAS per diventare Auditor di SGQ certificati.”

Trasformazioni significative stanno investendo il sistema di regolazione e il posizionamento strategico delle imprese soprattutto nell’ambito dei servizi ambientali. Ritiene che gli argomenti affrontati nel master UninformANGQsiano in linea con le esigenze attuali del mercato e del sistema economico?

“Si, gli argomenti del Master sulla Gestione Ambientale sono adeguati per una cognizione di base (certamente anche questo tema potrebbe essere ampliato, se il Master fosse più lungo e più costoso); tuttavia, il problema vero è che il mercato italiano non ha ancora quella sensibilità ai problemi ambientali che sarebbe necessaria e che è già realtà in diversi paesi europei.”
Nuovi interlocutori nell’ambito del turismo, del sistema bancario e assicurativo si stanno affacciando con interesse alle problematiche ambientali. In che termini secondo lei si può parlare di “qualità e sviluppo sostenibile” in questi settori del mercato? E quale può essere il contributo offerto dai candidati in uscita dalmaster?

“I candidati che escono dal Master sono quegli stakeholders che la ISO9004:2000chiama “le future generazioni”, se loro sapranno dare valore a questi aspetti, sicuramente vivranno in un mondo migliore.
Tuttavia, come disse il Presidente dell’ENEA al tempo del referendum sul nucleare, lo sviluppo sostenibile passa attraverso il “risparmio” globale che somma di quello individuale; purtroppo, non vedo nelle nuove generazioni alcuna predisposizione al risparmio ed alle rinunce (salvo casi singoli, non intendo generalizzare).”

Come pensa sia possibile sviluppare un vantaggio competitivo, non solo in termini di efficacia ma anche di efficienza, in contesti di Sistemi di Gestione per la Qualità, l’Ambiente e la Sicurezza sui luoghi di lavoro? Quanto è importante puntare all’ottimizzazione delle risorse utilizzate?

“Poiché le risorse sono comunque limitate, non vedo altra strada.”
Il D.Lgs. 231/01 ha introdotto il principio della responsabilità amministrativa delle società derivante dalla commissione di una serie di reati da parte dei soggetti che rivestono posizioni apicali in azienda. Secondo Lei, in che modo è possibile far sì che le aziende riescano ad allinearsi correttamente alle norme prescritte? Quanto è importante per l’azienda avvalersi di esperti della materia?

“Il detto “chi fa da se, fa per tre”, non si applica ai Sistemi di Gestione Aziendale; quindi, ho si ha in azienda un esperto o lo si assume (altrimenti si spenderanno soldi senza ottenere alcun risultato positivo).”
In quale misura il Controllo di Gestione è indispensabile ad un buon allineamento delle società alle norme che parlano di Qualità e Ambiente?

“Non esiste alcun Sistema di Gestione Aziendale senza Controllo di Gestione, perché il secondo è parte indispensabile ed integrata nel primo.”
Cosa si intende per “Sistema di Gestione Integrato”?

“Un unico Sistema di Gestione Aziendale che tiene conto simultaneamente di tutti i vincoli volontari e cogenti dell’organizzazione stessa.”
In base alla Sua esperienza, un’azienda che produce un ottimo prodotto/servizio e adotta processi innovativi con personale valido e motivato, ritiene sia sufficiente affinché abbia un futuro sul mercato. Quanto incide il controllo dei costi sui processi di gestione?

“La moderna visione del Sistema di Gestione per la Qualità è: sistema digestione aziendale che, una volta prefissati i livelli qualitativi misurabili e dichiarati dei prodotti (posizionamento sul mercato), assicura il raggiungimento certo degli stessi al più basso costo aziendale.”
Quali sono gli strumenti necessari per far fronte alle problematiche ambientali?

“Consapevolezza aziendale dei propri problemi ambientali (Analisi ambientaleiniziale); volontà aziendale di risolverli (Politica Ambientale e Programmi periodici di Miglioramento Ambientale); strumenti pubblici adeguati alla risoluzione dei Problemi Ambientali (presenza di Inceneritori e Discariche autorizzate, processi autorizzativi ben definiti, chiari e gestiti modo trasparente); comportamento dei singoli cittadini verso l’ambiente a qualunque livello e per qualunque aspetto; scelte politiche indirizzate a combustibili meno inquinanti del petrolio e del carbone; riduzione dell’uso degli imballaggi e/o totale riciclaggio e/o biodegradabilità degli stessi.”

La necessità di operare in una azienda “sicura” è la prerogativa dominante nei nuovi sistemi legislativi recentemente recepiti dall’Italia dalle direttive comunitarie. In che modo si inserisce in azienda la figura del progettista disistemi di sicurezza?

“E’ certamente una figura di grande importanza, che, tuttavia, viene vanificata se l’organizzazione non considera realmente la safety uno dei più significativi fattori nelle analisi di risk-management.”

Ing. Gaetano Montebelli
Socio Fondatore e Consigliere di Direzione ANGQ

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