Paolo Azzolina intervistato per la prima volta dal blog Turismo Uninform

Per chi segue da tempo il blog Turismo Uninform sarà certamente consapevole del fatto che la Redazione si è spesso occupata del ruolo strategico ricoperto dallaFormazione in ambito turistico in qualità di strumento utile non solo ad un concreto e fattivo inserimento professionale, ma anche come riqualificazione del capitale umano di ogni singola Azienda.

Ebbene, come avrete già intuito, l’intervento di quest’oggi del blog Turismo Uninform è rivolto ancora una volta alla Formazione e più nello specifico alla testimonianza professionale del Dott. Paolo Azzolina, classe 1981, laureato in Economia Aziendale e brillante partecipante allaXXIII° Edizione del prestigioso Master Turismo TQM (Tourism Quality Management) del Gruppo Uninform, nonché vincitore dell’ambitoriconoscimento Master Award Uninform.

Impegnato da oltre 10 anni nel settore del Turismo, il Dott. Azzolina ha prestato la propria opera sia per diversi Tour Operator (tra i più notiAlpitour, InViaggi, Eurotravel) che in strutture ricettive italiane e straniere (in Grecia,Spagna, Egitto). Dal 2008, poi, ricopre la funzione diDirettore di Hotel ed attualmente è Hotel Manager di tre strutture alberghiere site al Sestriere, nonchè responsabile delle Risorse Umane per la Marconi Group Srl.

Di carattere aperto e comunicativo, dinamico, animato da grande curiosità, ha scelto il settore del Turismo per realizzare, sul piano personale, il suo desiderio di viaggiare, di conoscere luoghi nuovi, di venire a contatto con culture e lingue diverse in un costruttivo confronto di idee e mentalità; sul piano lavorativo, invece, per raggiungere gratificanti posizioni e specifici obiettivi aziendali.

Ma lasciamo pure la parola al Dott. Azzolina ed ai suoi interessantissimi ed apprezzatissimi commenti, suggerimenti e consigli.

La profonda crisi economica che sta attanagliando oramai da svariati mesi i mercati internazionali ha portato con sé pesanti conseguenze su una moltitudine di settori produttivi. In questo scenario il comparto turisticonazionale non ne esce certamente rafforzato ed anzi alcuni settori turisticisono in evidente difficoltà finanziarie e strutturali, Tour Operating in primis. Da professionista del comparto, intravede segnali di ripresa per ilmercato turistico nel breve e medio periodo? Su quali settori specifici intravede concreti margini di ripresa per il rilancio dell’intero comparto?

Naturalmente la grave crisi economica non poteva non ripercuotersi su un mercato come quello turistico estremamente sensibile in quanto collegato ai livelli di reddito familiari e nazionali.

A mio parere, in questo campo la situazione permane critica. Non vedo chiari segnali di ripresa (confermati dai dati di  Federalberghi)

La ripresa potrebbe esserci se, approfittando proprio della crisi e del conseguente mutamento dei comportamenti personali, si rimodulasse l’offerta turistica rendendola più elastica anche in base alla domanda, sempre più diversificata, mutevole e selettiva.

Bisognerebbe puntare sull’unicità delle offerte che il nostro Paese può e deve offrire, sulla fantasia e sulla qualità delle nostre eccellenze, presenti in tutti i campi e settori ( ad es. il settore enogastronomico, artistico, ecc..).

Vedo ancora la nostra un’offerta statica e scollegata, mal promossa all’estero, poco attenta alla qualità e ai servizi.

Gli unici settori  in cui intravedo una ripresa a breve e medio termine sono quelli legati al  Turismo giovanile o degli anziani, categorie cheviaggiano di più e spendono. Penso, per i giovani, alla filiera viaggi-hotel low cost, alle discoteche, ai parchi divertimento, alle città d’arte o agli eventi culturali; per gli anziani al crocieristico o alle mete montane e termali. Vedo anche, a medio termine, un rilancio del Turismo congressuale, oggi  in evidente difficoltà, stando ai dati dell’Osservatorio Congressuale Italiano.

Infine, l’intero comparto potrebbe risollevarsi se si lavorasse per intercettare i turisti dei Paesi emergenti in forte crescita economica. (ad esempio, Cina o Sud-Est asiatico)”.

La recente  riforma del lavoro, l’attuale contingenza economica e la dilagante disoccupazione impongono al nostro settore importanti riflessioni non solo sul futuro del comparto su larga scala, ma anche, e soprattutto, sulle nuove leve generazionali, il vero motore propulsivo del progresso, dell’innovazione e del successo. A Suo avviso, quanto è determinante il ruolo della Formazione turistica, soprattutto in un contesto di questo tipo?

Credo che la Formazione sia fondamentale perché quello che può fare la differenza, in un mercato sempre più globalizzato ed uniforme nelle richieste ed aspettative della clientela, è la qualità del servizio. Non dimentichiamo  che la qualità del servizio è data da lavoratori  ben preparati, oltreché motivati e retribuiti in modo equo.

Pertanto, credo che sia opportuno affidarsi a scuole altamente specializzate, come l’Uninform Group, che offrono una Formazione di qualità. Un Master Turismo, un corso di specializzazione turisticacostituiscono un bene che, chiunque operi nel settore, deve sentire la necessità di acquisire per arricchire la propria professionalità”.

La sua storia personale e professionale racconta di un brillante  percorso iniziato proprio con la Formazione e sfociato poi in un esaltante e gratificante inserimento lavorativo. Lei è stato prima partecipante al celebre Master Turismo TQM (Tourism Quality Management) ed ora, oltre alla sua attuale funzione aziendale, ricopre anche il ruolo di Docente per ilGruppo Uninform. Cosa rappresenta per lei questa organizzazione e quanto ritiene utile il suo concreto impegno e contributo nei confronti delcomparto turistico nazionale?

Uninform Group è la società leader nei percorsi formativi aziendali.

Per me l’Uninform Group rappresenta qualità, studio, applicazione, in una parola tutto ciò che il gruppo riversa e cerca tra i suoi studenti e docenti. Mi è piaciuto subito il tipo di approccio professionale e, al tempo stesso, non distaccato, partecipe, ricco di testimonianze,opinioni, commenti, consigli.

Ho apprezzato lo stile moderno, innovativo, “diverso” rispetto ai canali di studio e di formazione professionale tradizionale e credo che la concretezza del corso permetta  un rapido ed efficiente inserimento lavorativo agli studenti che lo hanno frequentato”.

Quali sono i suggerimenti, i consigli e le raccomandazioni che vorrebbe condividere con chi, come lei tempo addietro, desidera intraprendere unpercorso formativo a vocazione turistica ed intende districarsi agevolmente tra le numerose offerte formative presenti sul mercato?

A chi desidera intraprendere tale percorso darei i seguenti suggerimenti:

– costruirsi un personal brand forte ed originale che dia visibilità e metta facilmente in contatto con gli operatori del settore

– avere sempre un curriculum vitae aggiornato, disponibile anche in lingua inglese

– partecipare a forum e discussioni online con tecnici del settore

– essere dinamici, intraprendenti, flessibili. Dato che il Turismo alberghiero comprende diversi settori (PCO, MICE, F&B, SPA) bisogna essere pronti all’inserimento, sia pur momentaneo, anche in comparti magari non conosciuti ma che potrebbero rivelarsi interessanti o permettere una migliore realizzazione del lavoratore. In un secondo momento, ci si può avvicinare al settore verso il quale ci si sente più portati.

Ritengo che proprio per questo sia utile la politica aziendaledell’Uninform che offre la possibilità ai propri corsisti di effettuare undoppio stage con mansioni diverse.

Da parte mia, mi ritengo fortunato perché ho trovato al primo colpo l’esperienza formativa giusta, il Master Turismo TQM (Tourism Quality Management) e il programma di General Manager, pensato appositamente per integrare le discipline del management aziendale alle esigenze turistico-alberghiere.

Ed infine occorre tanta pazienza ed un pizzico di fortuna”.

Chiudiamo con uno sguardo al futuro. Per la prima volta nella storia, il rapporto tra offerta e domanda turistica sembra essersi completamente capovolto tanto che sempre più quest’ultima riesce a condizionare anche pesantemente grandi Brand turistici grazie alla maggiore centralità del viaggiatore e delle sue opinioni. Alla luce di questa breve premessa, secondo lei come sta per cambiare ulteriormente il Turismo?

Il Turismo è già cambiato perché è cambiato il mondo. Oggi si viaggiacon estrema facilità e con estrema facilità un consumatore può, senza lamediazione di un operatore, organizzare, ad esempio, la propriavacanza, con un semplice click sul pc o tramite telefono. Questo fa si che il mercato turistico, come luogo di incontro tra domanda ed offerta, sia sempre più virtuale.

Oggi solo chi cambierà velocemente e renderà moderna la propria offerta turistica avrà un futuro sul mercato.

Prendiamo ad esempio il nostro Paese. L’Italia ha tutto per primeggiare in campo turistico (varietà culturali, artistiche, naturali, enogastronomiche) ma ha bisogno di ammodernamento ed innovazione, a cominciare dalle infrastrutture aeroportuali e di trasporto. Non solo occorrono trasporti rapidi, ma anche città sicure, distretti turistici integrati tra loro, che offrano domande ed offerte diversificate. L’Italia ha bisogno di spiagge pulite, non cementificate, di parchi naturali fruibili, di musei sempre aperti ed interattivi.

 Sono sicuro che solo realizzando tali ammodernamenti potremo risultare vincenti”.

Il blog Turismo Uninform desidera ringraziarla sentitamente per aver voluto condividere con tutti i lettori il suo appassionante percorso formativo con il Master Turismo TQM (Tourism Quality Management) delGruppo Uninform ed il relativo percorso professionale intrapreso. Siamo certi che il suo preziosissimo contributo rappresenterà una validissima base di discussione non solo per i futuri candidati al Master Turismo TQM(Tourism Quality Management) del Gruppo Uninform, ma anche per tutti gli operatori turistici e le realtà turistiche interessate ad una serie ed efficace riqualificazione delle risorse.

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