Il turismo rappresenta oggi una delle più grandi industrie del mondo, e ricopre un’alta percentuale della forza lavoro totale. Vien da sé che per poter performare in un settore così competitivo è necessario prima di tutto formarsi, e farlo al meglio con percorsi di specializzazione riconosciuti e validi, come il Master TQM di Uninform Group, e poi, non da meno, sapersi anche mettere in mostra sul mercato del lavoro. Quest’ultimo punto può sembrare, ai più, scontato, ma non lo è affatto! 

In quest’ottica Uninform Group, attraverso l’Ufficio Placement, agevola i propri allievi nell’inserimento nel mondo del lavoro con lezioni mirate ed un importante affiancamento durante la compilazione del CV. Il curriculum vitae, infatti, rappresenta il biglietto da visita di ogni candidato, la primissima impressione, virtuale, con il recruiter. Emerge dunque l’importanza di realizzarlo nel modo più efficace possibile, vediamo insieme alcuni macro-punti:

CV turismo

1. Modificare e adattare il CV alla candidatura in questione

Al fine di soddisfare i criteri del datore di lavoro nella maniera più scrupolosa possibile bisogna saper “personalizzare” il cv in conformità alla posizione per la quale ci si sta candidando. È bene iniziare menzionando le proprie abilità e competenze di base, che devono impressionare il recruiter e devono riferirsi alla posizione per la quale ci si candida.
Può tornare utile annotare tutte le informazioni pertinenti all’azienda, in modo da poterle utilizzare in fase di colloquio per dimostrare di “aver studiato” e avere consapevolezza della realtà nella quale ci si vuole addentrare, utilizzando esempi e competenze che rispecchiano l’obiettivo principale dell’azienda, acquisite magari nei lavori o nelle esperienze precedenti.

2. Non sottovalutare, ma menzionare le skills specifiche!

Affermare le proprie capacità e abilità espresse nel curriculum significa dare dimostrazione di poter lavorare nel mondo dei viaggi e del turismo, pienamente consapevoli delle proprie responsabilità come professionisti nel settore.
L’istruzione e la formazione sono elementi fondamentali per i datori di lavoro; trattandosi di un settore di servizi, è essenziale che dal CV emerga la propria flessibilità, pazienza e le capacità interpersonali.

3. Chiarezza sugli obiettivi raggiunti

I risultati ottenuti devono essere chiari e messi in rilievo, spesso accompagnati da alcuni esempi. È utile indicare le responsabilità riguardanti il precedente lavoro, soprattutto se in funzione di un ruolo particolare. Il recruiter in questione cercherà di indagare sulla “percentuale di successo” ed i risultati ottenuti, per capire se il profilo in questione può continuare ad eccellere all’interno della propria azienda.

4. Perseveranza e passione

Senza dubbio il mondo dei viaggi e del turismo è un’industria entusiasmante in cui lavorare ma, forse proprio per questo, richiede anche un approccio diverso rispetto ad un lavoro “normale”. Perseveranza, impegno, l’essere disponibili ad affrontare una grande mole di lavoro, persino fine settimana lavorativi e turni serali che sembrano infiniti, sono requisiti che un profilo che si affaccia a questo settore deve necessariamente possedere.
Per questo è corretto essere espliciti riguardo alla propria devozione ed alla disponibilità a lavorare con orari a volte flessibili: tutto questo aiuta il recruiter a verificare che si è davvero pronti a tutto, pur di lavorare in questo ambito, e sarà un grande plus.

5. La sincerità è l’arma migliore!

È importantissimo essere totalmente sinceri riguardo le esperienze pregresse e i risultati. La disonestà inerente al cv verrebbe a galla se il recruiter dovesse andare più a fondo, e non c’è niente di più antipatico che trovarsi in una situazione del genere, per cui questo è un qualcosa da evitare assolutamente. Nel turismo tante società e strutture sono collegate o lavorano strettamente a contatto tra loro, una cattiva reputazione dunque potrebbe influire negativamente sulla propria credibilità, rischiando di perdere opportunità future.
La credibilità, infatti, è una cosa fondamentale in un settore in cui l’affidabilità del lavoratore è una prerogativa imprescindibile, per questo indicare le proprie referenze, inserendo nome e dettagli del contatto del referente, risulta molto utile!

Ovviamente, e forse questo è uno dei punti più importanti, il CV rispecchia i propri trascorsi, la propria preparazione e le proprie attitudini, dunque, per quanto ben strutturato ed organizzato, se mancano le basi non potrà mai essere efficace quanto vorremo. Questo vale soprattutto per il turismo, settore in cui non è particolarmente difficile accedere per ricoprire ruoli di base, ma nel quale, per raggiungere posizioni al vertice, serve un profilo realmente spendibile. In quest’ottica, con oltre 47 Edizioni, Uninform propone il Master TQM, l’unico Percorso in turismo in Italia a rilasciare 10 Attestati qualificati CEPAS (e dunque riconosciuti anche a livello internazionale), oltre a garantire, dopo la fase d’aula, 6 mesi di stage in Italia od all’estero per ogni allievo. Insomma, un modo efficace di aggiornare il CV!