Oggi è Martina Langianni a raccontarci la sua esperienza di crescita nel mondo del turismo. Ha partecipato alla 38^ edizione del Master TQM e, a distanza di poco più di un anno, riveste un ruolo di responsabilità all’interno di un hotel appartenente a una grande catena alberghiera internazionale. Sono diversi i fattori e le esperienze che l’hanno aiutata in questo percorso. Scopriamoli insieme a lei.

Il Mater TQM è stato nella mia vita un nuovo punto di partenza. Inizia così il racconto di Martina.

“Anche se ero molto giovane, ho intrapreso il cammino del Master con un obbiettivo ben preciso: continuare a far crescere il mio bagaglio di sapere e di esperienze in un settore che già conoscevo abbastanza bene.

Una laurea in Scienze del Turismo, cinque anni di lavoro alla reception di un hotel a 4 stelle, una vita di sacrifici ma anche di tante soddisfazioni: queste erano le mie basi, la valigia con la quale sono partita per Roma. Dentro di me la voglia di crescere e di conoscere ancora tante cose che non sapevo.

E il Master TQM mi è servito a questo, a maturare. Professionalmente e caratterialmente. Mi sono trasferita da una piccola città nella Capitale; ho conosciuto tante persone, nuovi compagni che avevano storie simili e diverse dalla mia. E il rapporto con loro è stato meraviglioso: abbiamo legato molto, sia in aula che, soprattutto, in crociera. È stato un legame forte, un legame che ancora adesso, dopo più di un anno, ci mantiene più o meno tutti in contatto. 

Quelle in aula sono state settimane molto intense. Tante cose da imparare, spesso complicate ma rese perfettamente comprensibili da validissimi professionisti-professori. Ma il meglio è venuto in crociera. Le ore di studio erano un niente in confronto alle mille cose da fare a bordo o alle mille cose da vedere in giro per ogni porto del Mediterraneo. Dalla sera alla mattina, notte compresa, eravamo sempre tutti insieme.

Alla fine di queste settimane, ritornare alla realtà non è stato semplice, soprattutto all’inizio, ma sapevo che mancava ancora l’esperienza più grande ed importante per la mia crescita, lo stage. E così è stato.

La scelta per me era molto chiara dall’inizio. Volevo proseguire, crescendo, da dove sapevo muovermi meglio, ovvero dal Front Office. Un reparto fondamentale in hotel, di coordinamento per tutti quanti e da dove parte tutto. La mia figura non era facile da posizionare in quanto “già competente in materia”, ma le Professoresse dell’orientamento sono state brave a farmi capire da dove venivo, a che punto mi trovavo e dove potevo arrivare. E tutte unite abbiamo cercato la scarpa giusta per il mio piede. E l’abbiamo trovata.

È arrivata infatti la proposta da parte di una grande catena alberghiera americana ed internazionale di iniziare questo nuovo percorso insieme, ed io ho accettato. “Vicina a casa” e “come a casa”, ecco come mi sono sentita non appena sono entrata in turno durante lo stage.

E così lo è ancora, a distanza di un anno e mezzo ormai. Per il momento ricopro la qualifica di Front Office Agent “Shift Leader” e le responsabilità sono molte. In un reparto sempre in prima linea con il cliente è fondamentale non perdere mai la calma e il sorriso; e per fare tutto questo, il lavoro ti deve piacere.

La passione che metto in tutto quello che faccio mi aiuta tutti i giorni a dare il meglio di me. E vedere un cliente felice semplicemente perché hai fatto il tuo lavoro, credo ti ripaghi di tutti i sacrifici e le fatiche fatte fino ad oggi”.

Pensando al suo futuro Martina ci dice: “L’obbiettivo a lungo termine è quello di puntare un pochino più in alto. Quello va fatto sempre nella vita. Bisogna essere un pochino ambiziosi. Ci spinge a dare il meglio di noi in ogni situazione e ci fa capire fino a che punto possiamo arrivare.

Cosa ci riserva poi il futuro, nessuno può saperlo”.

Se queste sono le premesse, il futuro non può che riservare a Martina delle bellissime sorprese, all’altezza delle sue aspettative e delle sue qualità. Noi glielo auguriamo e con questo augurio salutiamo Martina Langianni e vi diamo appuntamento al prossimo racconto firmato TQM.