Quali sono i migliori Master in Turismo in Italia?

📌 Aggiornamento 2025 – Il Turismo torna a crescere (e servono nuove competenze)

Nel primo semestre 2025 il settore turistico italiano ha registrato un incremento del 18% delle presenze rispetto al 2023, secondo i dati ENIT. Non si tratta però solo di una crescita quantitativa: le aziende stanno cercando profili in grado di progettare esperienze di qualità, gestire clienti internazionali sempre più esigenti e utilizzare con competenza gli strumenti digitali oggi indispensabili, come CRM, canali OTA, revenue management e destination marketing.

Questa evoluzione sta spingendo il mercato del lavoro verso figure preparate, capaci di unire formazione pratica, competenze digitali e una visione internazionale del settore.

Per questo, i master più richiesti nel 2025 sono quelli che offrono una preparazione realmente operativa, con docenti provenienti dal settore, project work, esperienze sul campo e percorsi che facilitano l’ingresso nei reparti operativi e manageriali di hotel, tour operator, agenzie di viaggio, società di eventi, villaggi e resort di lusso.

Il turismo è uno dei settori più rilevanti dell’economia italiana, sia in termini di occupazione sia di opportunità professionali. Dalla gestione alberghiera al tour operating, fino ai ruoli più innovativi come il Travel Designer o il Tourism Experience Specialist, continua ad attirare migliaia di giovani che desiderano costruire una carriera in un ambito dinamico e internazionale.

Allo stesso tempo, proprio perché è un settore molto accessibile e in costante crescita, avviare un percorso professionale di qualità non è sempre immediato. Entrare è semplice, ma fare un vero salto di livello – soprattutto verso ruoli manageriali – richiede competenze specifiche, aggiornamento continuo e specializzazione.

Per questo motivo sempre più persone scelgono di formarsi attraverso percorsi avanzati, in grado di fornire una preparazione solida, riconosciuta e collegata alle esigenze reali delle aziende del turismo. Una formazione specialistica permette non solo di acquisire attestati qualificati, ma anche di costruire un network professionale con docenti, imprese e operatori del settore.

A questo punto, è naturale chiedersi: quali sono i migliori Master in Turismo in Italia?
Nelle prossime sezioni analizziamo i criteri fondamentali per riconoscere un buon Master in Turismo e capire come orientare la scelta in base agli obiettivi professionali.”

Qual è il miglior Master in Turismo in Italia?

L’offerta formativa nel turismo è oggi molto ampia e variegata, e orientarsi non è semplice. Per capire quali siano davvero i migliori Master in Turismo, è fondamentale valutare con attenzione una serie di elementi oggettivi che aiutano a distinguere i percorsi di qualità da quelli meno efficaci.

1. La reputazione dell’ente di formazione

Il primo aspetto da considerare è l’affidabilità dell’ente che eroga il master. È importante verificare:

• anni di attività e continuità delle edizioni;

• solidità del corpo docente;

• collegamenti reali con il settore turistico;

• qualità del supporto all’inserimento lavorativo.

Un ente con esperienza consolidata e un network solido nel settore turistico offre garanzie maggiori in termini di serietà e opportunità.

2. Numero di ore e qualità della didattica

Un buon Master in Turismo non si limita a poche lezioni introduttive.
Deve offrire un programma ricco, aggiornato e con molte ore di lezione live, così da permettere un confronto continuo con professionisti del settore.

In generale, i percorsi più validi prevedono:

• moduli tecnici su hospitality, revenue, OTA, CRM, MICE, travel management;

• esercitazioni pratiche;

• workshop e testimonianze di aziende turistiche.

3. Partnership e esperienze sul campo

Nel turismo, l’esperienza diretta è un valore essenziale.
I master più efficaci sono quelli che includono:

• collaborazioni reali con aziende e operatori del settore turistico;

• visite tecniche o project work;

• attività formative immersive (es. esperienze a bordo, training in strutture ricettive, workshop con operatori del settore).

Queste attività permettono di vedere da vicino come funzionano le principali realtà dell’hospitality e dell’industria turistica.

4. Attestati e certificazioni rilasciate

Gli attestati devono essere chiari, ufficiali e spendibili nel mercato del lavoro.
Un buon percorso rilascia più certificazioni, ognuna riferita a competenze tecniche specifiche, così da dare al candidato un portfolio formativo solido da presentare alle aziende.

5. Stage garantito e placement reale

Nel turismo lo stage è decisivo:
è il momento in cui si passa dalla teoria alla pratica e si costruisce il vero curriculum.

Quando si valuta un master, è importante capire:

• se lo stage è realmente garantito;

• la durata (in genere 3 o 6 mesi);

• il tipo di aziende coinvolte (hotel, tour operator, enti del turismo, agenzie di eventi, compagnie di crociere);

• il tasso reale di inserimento lavorativo dei partecipanti.

6. Costo del master e rapporto qualità/prezzo

Un Master in Turismo può avere costi molto diversi tra loro.
Per valutarli correttamente, non bisogna guardare solo al prezzo, ma al contenuto reale del percorso:

• numero di ore live;

• eventuali esperienze formative aggiuntive (visite tecniche, attività immersive, ecc.);

• attestati ottenuti;

• durata e qualità dello stage;

• presenza di vitto/alloggio o agevolazioni nelle sedi fuori regione.

Il miglior percorso non è quello “più economico”, ma quello che offre il miglior rapporto tra costo e opportunità finali.

7. Recensioni e testimonianze degli ex allievi

Le opinioni di chi ha già frequentato il master sono uno degli indicatori più utili.
Recensioni verificabili, video-testimonianze e feedback scritti aiutano a capire:

• il livello reale della didattica;

• l’efficacia dello stage;

• quanto il percorso abbia favorito l’inserimento nel settore.